Alla ricerca del tartufo in Toscana con un’esperto tartufaio: un’esperienza particolare che permette di comprendere come la natura sia in grado di offrire prelibatezze nascoste.
Il cacciatore di tartufi, con il suo cane al seguito, vi mostrerà le tecniche per trovare il tartufo tanto da farvi rimanere entusiasti della vostra scelta. E dopo la cerca del tartufo, tutti a tavola per assaporare e degustare un pranzo a base di tartufo. Gusta le ricette toscane, delizie per il palato.
Del genere Tuber fanno parte diverse specie di funghi ipogei comunemente chiamati tartufi, appartenenti alla famiglia Tuberaceae, classe degli Ascomiceti. I tartufi hanno corpo fruttifero ipogeo, ovvero sotterraneo, e crescono spontaneamente nel terreno vicino alle radici di alcuni alberi o arbusti ,come querce e lecci, con i quali stabiliscono un rapporto simbiotico.
Con il termine tartufo si intende il solo corpo fruttifero sotterraneo che viene individuato grazie all’aiuto di cani e raccolto a mano. Il tartufo è un alimento molto pregiato, ricercato, e quindi molto costoso. Il suo tipico profumo penetrante si sviluppa solo dopo la maturazione e ha lo scopo di attirare gli animali selvatici (maiale, cinghiale, tasso, ghiro, volpe), nonostante la copertura di terra, per spargere le spore contenute e perpetuare la specie.
I tartufi sono abbastanza rari, ed essendo molto apprezzati in gastronomia, possono costare cifre molto elevate (alcune varietà, anche oltre 4.000 Euro al kg). L’Italia è uno dei maggiori produttori ed esportatori di tartufi. Nel territorio italiano è possibile raccogliere tutte le specie di tartufo impiegate in gastronomia. Le maggiori zone di produzione del pregiato tartufo bianco sono Alba e la provincia di Asti, la zona di San Miniato in Toscana, quella di San Giovanni d’Asso in Toscana (area compresa tra Siena e Montalcino), quella di Acqualagna in provincia di Pesaro-Urbino, e San Pietro Avellana provincia di Isernia. Molto più comune invece il tartufo nero, molto presente sia in Umbria che in Toscana.
Viene denominato tartufaio colui che insieme al proprio cane, si prodiga nella ricerca del prezioso tubero, il tartufo.
Il Lagotto romagnolo è l’unica razza di cane riconosciuta ufficialmente come specializzata nella ricerca del tartufo.
Il Lagotto romagnolo è una antica razza presente sin dal XVI secolo nel territorio di Comacchio e nelle lagune vicino Ravenna, in seguito diffusasi nelle zone della romagna nel XIX secolo. L’aspetto del Lagotto è rustico, forte e ben proporzionato, ed è funzionale nel lavoro di cerca; l’espressione è attenta, intelligente, vivace; taglia media. Questo cane può essere impiegato nella cerca di ogni varietà di tartufi.
La razza però non é determinante, poichè qualsiasi tipo di cane,se debitamente addestrato può essere un potenziale ricercatore di tartufi.